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Filippo Brunelleschi

Origini  

Filippo Brunelleschi nacque a Firenze nel 1377 dC. Suo padre, Ser Filippo Brunelleschi Lapi, omonimo di un altro celebre, Brunelleschi fiorentino, era un rispettato e ricco notaio, sua madre era Giuliana di Giovanni Spinelli.  

Formazione e apprendistato

Filippo studiò matematica, geometria, prospettiva, letteratura classica, e  tutte le altre discipline accademiche generalmente insegnate ai giovani borghesi in quei tempi. Nel frattempo, la passione per il disegno e la pittura lo condussero a non intraprendere gli studi giuridici, per i quali era stato preparato. Una volta terminato il suo apprendistato, Filippo si iscrisse all’Arte della Seta (Gilda della Seta), nel 1398 dC.  

Lavori Giovanili

Nel 1400 dC  seguì due Maestri: Lunardo di Mazzeo e Piero di Giovanni, per lavorare al completamento dell’altare di San Giacomo, nella Cattedrale di San Zeno.  Scolpì le statue di S. Agostino e di San Giovanni Evangelista e due busti dei Profeti Geremia ed Isaia, con grande grazia e proporzione. Nel 1401 dC Filippo  partecipò al concorso per la costruzione della seconda porta di bronzo del Battistero di Firenze. Il tema del concorso era la costruzione di un pannello in cui il sacrificio di Isacco doveva essere rappresentato. Filippo vinse, alla pari con l’architetto Ghiberti a cui, però, fu assegnato il lavoro.    

Viaggio a Roma

Addolorato per l’esito del concorso  Filippo partì per Roma per studiare l’arte antica e l’architettura. A Roma fece amicizia con un altro grande artista di quel tempo: Donatello. I due ragazzi si divertivano a girare per la città, studiando i resti classici (colonne, capitelli, basamenti, cornici, eccetera …). La curiosità di Filippo si concentrò sull’architettura degli edifici romani, i loro dettagli strutturali, tecniche di costruzione e proporzioni.  

Rientro a Firenze

Nel 1404 dC, tornò a Firenze e fu coinvolto nella costruzione della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, in qualità di consulente tecnico e artistico. Mentre sviluppava la sua grande capacità di architetto, Filippo continuò a scolpire con grande piacere e padronanza. Una delle sue opere scultoree più famose era il Crocifisso, scolpito tra il 1410 dC e il 1415 dC. Il suo Crocifisso, perfettamente proporzionato, era la risposta a quello precedentemente scolpito dal suo amico Donatello. Donatello e Brunelleschi si trovarono a competere ancora una volta nella realizzazione di due statue per la Chiesa di Orsanmichele. Filippo scolpì la statua di San Pietro, mentre Donatello quella di San Marco. Sia Donatello che Brunelleschi furono spesso chiamati a dare consulenze artistiche e di design in relazione ad immobili e sculture.    

La costruzione di Santa Maria del Fiore

Nell’ agosto 1418 dC si tenne un concorso pubblico  per affrontare il problema della copertura di Santa Maria del Fiore, che doveva essere fatto attraverso la realizzazione di una grande Cupola. Brunelleschi costruì un modello in legno che provò la fattibilità di una Cupola senza armatura. Le sue dimostrazioni furono un successo totale e nel 1420 dC i lavori per la costruzione della Cupola gli furono assegnati a lui e Ghiberti assieme, entrambi nominati Sovrintendenti del Duomo. Durante i lavori Brunelleschi, con tenacia e perseveranza, vinse le preoccupazioni dei lavoratori della Cattedrale. La sua Cupola aveva un doppio guscio con camminamenti nella cavità. Non aveva tondini, ma solo un ponteggio autoportante. La Cupola fu costruita in pietra fino ad un’altezza di circa sette metri, poi in mattoni posti a spina di pesce (questa tecnica fu quella di posizionare un mattone ad intervalli regolari, disposto perpendicolarmente tra quelli orizzontali.  In questo modo la parte sporgente dei mattoni disposti perpendicolarmente creava un supporto per l’anello successivo ). La forma della Cupola era  a sesto acuto, se fosse stata semi-sferica, probabilmente non avrebbe retto, date le sue dimensioni enormi. Il doppio guscio (due Cupole, una interna e una esterna) fu diviso verticalmente da 8 volte a costoloni e sormontato da una grande lanterna . L’impalcatura, progettata da Filippo, è via via cresciuta, a partire da una piattaforma di legno all’altezza del tamburo e fissata alla muratura. Nell’ultima parte di essa, dove le volte convergono verso il centro, una impalcatura sospesa è stata posta nello spazio vuoto centrale, probabilmente supportata da piattaforme poste a quote inferiori, e fissate alle pareti tramite lunghe travi.  La Cupola esterna, coperta di mattoni rossi, intervallati da 8 costoloni bianchi, si appoggiava su 24 supporti sporgenti dalla Cupola interna, più piccola e più forte. All’esterno Filippo inoltre progettò un sistema di drenaggio delle acque piovane. La costruzione del Duomo doveva procedere senza intoppi, in modo da assegnare un costolone ad ogni squadra di lavoratori. Brunelleschi, in quei giorni, passava quasi tutto il suo tempo nella Cattedrale, per progettare dispositivi e macchine, scegliere i materiali con cura, e trattare con gli organizzatori sindacali durante gli scioperi dei lavoratori. La relazione con l’altro architetto, Ghiberti, non fu sempre idilliaca e, alla fine, Brunelleschi, lavorando sodo, riuscì a ridurre notevolmente i compiti del rivale. L’inaugurazione della Cattedrale di Firenze, ebbe luogo il marzo 1436 dC, e solo più tardi Filippo fu designato anche per la costruzione della lanterna. La lanterna è un edificio ottagonale con alcuni contrafforti, alte finestre ed un tetto a forma di cono rovesciato. Brunelleschi ne progettò ed iniziò la costruzione nel 1446 dC, ma non ebbe il tempo di vederlo completato.    

Lo Spedale degli Innocenti

Nel 1419 dC, nello stesso periodo della costruzione della famosa Cupola, Filippo iniziò a lavorare, su commissione dell’Arte della Seta, su un orfanotrofio, chiamato Spedale degli Innocenti (Ospedale dei bambini abbandonati). L’edificio aveva canoni classici, un portico esterno di grandi dimensioni che ornava la facciata, da cui la gente entrava in un grande cortile quadrato, con due edifici, a base rettangolare, con vista sul cortile (la Chiesa e il dormitorio). Il complesso fu costruito con parsimonia, utilizzando pietra serena e intonaco bianco (un aspetto a due toni che, più tardi, si diffuse, durante l’intero Rinascimento ).  Le distanze tra le varie parti del complesso furono continuamente ripetute, dando luogo ad un aspetto regolare e armonico. Lo Spedale degli Innocenti fu inaugurato solo nel 1445 dC.    

Altre importanti Opere

Durante questo periodo (1420 dC) Brunelleschi lavorò presso: 1. La ristrutturazione del Palagio di Parte Guelfa (Palazzo della parte guelfa), dove riorganizzò il primo piano, composto da uffici, e riqualificò l’esterno, chiaramente influenzato dalla tradizione medievale fiorentina. 2. La riqualificazione del cortile dell’antico Palazzo Busini-Bardi, con la creazione di un portico aperto, che delineava tutti i quattro lati dello spazio centrale, sul modello delle Domus Romane. 3. La ristrutturazione della Cappella Barbadori (poi Cappella Capponi), che si trova nella Chiesa di Santa Felicita a Firenze. La Cappella è a forma di emisfero, con archi a tutto sesto, poggianti su pilastri classici, gotici. Il Duomo si appoggia su alcune colonne semi-doppie  in stile ionico, che si trovano nei suoi angoli, ed è fiancheggiato da pilastri angolari in stile corinzio. Questo stile è stato ripreso in seguito anche nella Sagrestia Vecchia e nella Cappella de’ Pazzi (Cappella Pazzi). All’interno di questa stupenda Cappella vi sono le scene rappresentanti gli Evangelisti, affrescate dai pittori Pontormo e Bronzino.    

Sagrestia Vecchia      

Nel 1420 dC, commissionata da Giovanni de ‘Medici, Brunelleschi progettò e costruì un Sacrestia meravigliosa con una Cappella adiacente. La Cappella della famiglia Medici all’interno della fantastica Chiesa di San Lorenzo a Firenze. La Sagrestia, ora chiamato la Sagrestia Vecchia, è un edificio a pianta quadrata su cui si appoggia una Cupola a forma di ombrello, sormontata da una lanterna e divisa in segmenti separati da nervature, ognuno dei quali ha una apertura alla base per illuminare l’interno. La Cappella più piccola. appartenente alla famiglia dei Medici, ha una Cupola cieca e pareti affrescate che poggiano su archi a sesto acuto, con gli angoli superiori aperti in 4 volte a costoloni che ospitano splendidi medaglioni di Donatello e gli stemmi della famiglia. In questo meraviglioso edificio Brunelleschi fece uso di alcuni elementi provenienti dalla tradizione medievale fiorentina, fondendoli con elementi provenienti dal severo stile romanico (linee rette e cerchi), e anche prendendo spunto dallo stile gotico. L’edificio è molto semplice e non contorto.    

Il restauro della Chiesa di San Lorenzo

Nel 1421 dC, Filippo Brunelleschi iniziò la ristrutturazione e la ricostruzione di tutta la Chiesa di San Lorenzo, con l’introduzione di un modulo quadrato, con lato pari a 11 braccia fiorentine (unità), sormontato da cupole emisferiche, che riprodusse  matematicamente  molte volte, sia nella navata centrale che in quelle laterali, creando un effetto molto scenografico della prospettiva e del rigore geometrico.    

Una crescente reputazione

La reputazione di Brunelleschi era già molto buona in quei tempi. Molti ordini arrivavano anche da altre Città: Pisa, Lastra Signa e Signa gli commissionarono  alcuni progetti circa le loro fortificazioni e mura  e Volterra gli chiese un parere circa la Cupola del suo Battistero.    

La ricostruzione della Cappella dè Pazzi

Nel 1433 dC Brunelleschi iniziò la ricostruzione della Cappella dè Pazzi, commissionata dal nobile fiorentino Andrea de’ Pazzi. Il lavoro è durò per circa 37 anni e  fu terminato da un altro architetto (Giuliano da Maiano). Il modulo utilizzato qui fu quello delle  20 braccia fiorentine (11,6 metri) di larghezza. La cappella ha due estensioni laterali (bracci) e una piccola Abside dietro. L’uso della pietra è qui, come in molte altre opere di Brunelleschi, copioso. il Duomo, ancora una volta a forma di ombrello, è segmentato da nervature e la Lanterna si erge al di sopra delle “fette” del tetto. Le decorazioni sono regolari e sobrie, come spesso accade nelle opere del Brunelleschi, con i soliti medaglioni raffiguranti gli Apostoli, gli Evangelisti ed altre immagini sacre.  

Le Tribune morte

Nel 1438 dC Brunelleschi progettò un Abside privo di aperture, che si trova sul retro della Cattedrale, dove, esternamente, vi sono cinque nicchie vuote, minuscoli templi liberi da statue. La struttura ha anche una funzione statica nello spingere indietro e meglio sostenere la parte posteriore della Cattedrale.  

Palazzo Pitti

La leggenda narra che Cosimo de ‘Medici il vecchio concesso al Brunelleschi di progettare un palazzo per lui, questo progetto, tuttavia, è stato considerato troppo sontuoso e pericoloso per l’invidia che avrebbe potuto generare, quindi Cosimo fece costruire dall’architetto Michelozzo Tuttavia il progetto di Brunelleschi è stato ripreso dopo la sua morte nel 1458 dC, dal banchiere Luca Pitti. L’originale, splendido palazzo è stato costruito seguendo il suo progetto, con grandi finestre e un ampio cortile.

ll pulpito di Santa Maria Novella

Nel 1443 dC Brunelleschi progettato e realizzato un modello in legno del pulpito della chiesa di Santa Maria Novella, in seguito costruito da Buggiano, suo figlio adottivo.  

La ristrutturazione della Basilica di Santo Spirito

Nel 1446 dC Brunelleschi iniziò la completa ristrutturazione della Basilica di Santo Spirito. L’architetto ha costruito una pianta a croce latina. al suo interno, la Chiesa è completamente circondato da un porticato costituito da moduli quadrati (piccole cappelle) larghi come 11 braccia fiorentine, sormontata da volte a vela. Le 40 cappelle, una dopo l’altra, si combinano per realizzare un effetto visivo. La regolarità e l’effetto prospettico fanno di questo edificio un vero capolavoro.  

La morte del grande architetto

Filippo Brunelleschi morì il 15 aprile 1446 dC e fu sepolta nel campanile di Santa Maria del Fiore (Duomo), e poi tradotto nella stessa Cattedrale, un onore riservato a poche persone famose dell’epoca.

Personalità del Brunelleschi

Tra gli architetti di tutti i tempi, Filippo Brunelleschi, è sicuramente uno dei migliori se non il migliore. Architetto, scultore, scenografo, inventore di macchine usate nei cantieri o nei teatri … tutto questo era Brunelleschi. Un uomo che forse non era particolarmente forte, da quello che le cronache ci dicono, ma un uomo che è stato sicuramente un genio di tutti i tempi nel suo campo e che ha dato al nostro Paese alcuni dei migliori buildigs mai costruite. Ha scritto le regole della prospettiva lineare per rappresentare figure geometriche su un piano, proiettando la loro immagine da un punto situato ad una distanza finita. Ha messo in piedi tante rappresentazioni sacre che utilizzano macchine, argani e dispositivi di sua invenzione per creare effetti scenografici teatrali.